Fotografie immersive, alcuni consigli per la miglior fruizione

Nel guardare le immagini della raccolta Panoramiche ci si può accorgere che alcune di esse siano accompagnate da frecce ad arco (, o nel caso di riprese coprenti l'intero orizzonte di 360°) poste in prossimità del loro lato destro, con ciò a indicare che sono anche esplorabili in modalità immersiva attraverso pagine dedicate; e con un clic (o tocco) sul simbolo vi si accede. Ovvero le si visualizza in una modalità più coinvolgente, che offre una presentazione scorrevole nell’inquadratura, simulando uno sguardo che si orienti lungo l'esteso angolo di ripresa orizzontale.
All’avvio, in dipendenza dell’ampiezza della finestra del browser, la prima vista della panoramica si inserisce in un riquadro centrale (che coesiste con i menu – del sito e delle app) o viceversa occupa l'intera area utile del software di navigazione, soluzione più appropriata per i dispositivi mobili. Tuttavia, sia che ci si stia avvalendo d’un display tascabile piuttosto che di un grande monitor, si consideri che l'esperienza migliore e più entusiasmante per il godimento immersivo delle fotografie è favorita allorché si permetta loro di estendersi all'intero schermo, soppiantando le distrazioni di bordi, intestazioni e barre di varia finalità, quasi trasmutando l'oggetto tecnologico in un arioso varco direttamente affacciato sulle scene. La riproduzione più ampia e pulita viene attivata nel modo più semplice e immediato con un doppio clic (o un doppio tap, per i dispositivi touch) impartito all’interno dell'immagine.
I dispositivi portatili (smartphone, tablet e notebook), per predisposizioni rivolte alla parsimonia energetica sono spesso configurati per sospendere o rimodulare la luminosità degli schermi già dopo pause di quiescenza (inattività dell’utente) piuttosto brevi, e alla stessa stregua interpretano durante la visione delle immagini. Le pagine delle viste immersive di questo sito si sottraggono al capestro ricorrendo a codice recente in via di certificazione e non ancora recepito da tutti i browser (non si adeguano Firefox e Firefox for Android). Per i casi di particolare affezione a quei programmi di navigazione, o se si riscontrassero comunque stati di dormienza degli schermi, consiglio di modificare – temporaneamente – le summenzionate predisposizioni direttamente dalle impostazioni dei sistemi operativi, così da poter serenamente visualizzare per sufficente tempo le panoramiche che si affidino all'autorotazione.

Le immagini immersive sono nella maggior parte dei casi anche navigabili, ovvero attivamente esplorabili secondo l'estemporanea ispirazione di chi le osservi, libero di traslare nello schermo le parti di suo interesse. Sono talvolta scalabili verso il dettaglio o la vastità (zoom) e talaltra mutuamente collegate da rimandi interni (hotspot) che invocano dall’una direttamente altre viste. Sicché, al fine di poterle maneggiare, è prassi corredarle con più o meno minimalisti – qualche autore preferisce appariscenti – menu d’interazione.
Le presentazioni immersive di Scatto  Lento sono fornite con l’interfaccia più essenziale, riveduta in una struttura modulare a seguito del subentrato desiderio d’intrecciare al senso della vista il compagno dell’udito; introducendo che agli sguardi sui panorami da tempo protagonisti del sito possano combinarsi le risonanze delle ambientazioni e – perdoni infinitamente Euterpe – finanche di qualche suggestione presuntuosamente musicale.
Dovrebbe, nelle intenzioni, presentarsi come un set di comandi auto esplicativo già dalle apparenze, icone generalmente note per il controllo dei consueti effetti; ne riporto comunque di seguito le descrizioni complete per l’eventualità in cui si cercasse la miglior dovizia; per quanto sia altresì previsto che ogni possibile dubbio sorgente dinanzi a un’immersiva aperta possa già là ricevere un primo, seppur conciso chiarimento.

MENU – Posizionato al centro del bordo inferiore dell’immagine indica il poco invadente punto di accesso ai controlli interattivi. Semplicemente toccandolo (con il puntatore del mouse, o con un dito sugli schermi touch) provvede all’allineamento in suo luogo delle icone di comando; contemporaneamente evidenziando attorno a esse un’area di “manovra utile” che preserva l’operatività fintanto che il puntatore vi si trattenga. All’abbandono del perimetro i pulsanti tornano a occultarsi, nuovamente sottintesi dalla riapparente e più discreta “chiave”.
Il puntatore medesimo, trascorsi alcuni secondi di inattività e nel caso in cui sia selezionata l’auto rotazione delle panoramiche, si cela automaticamente alla vista per non costituire elemento di disturbo, ma si palesa prontamente non appena s’interagisca con il dispositivo di puntamento.
ISTRUZIONI – Per i casi d’incertezza, al semplice sovrapporsi del puntatore su questo pulsante è richiamata, sovraimpressa alla presentazione stessa, una piccola scheda testuale stringatamente riepilogativa delle funzioni di controllo. Il pannello si ritrae automaticamente all'allontanamento del puntatore dall'icona.
SCHERMO INTERO – Pulsante per alternare fra la visualizzazione a tutto schermo e quella confinata nella finestra interna alla pagina (le icone si avvicendano sulla stessa posizione); equivalente all'azione del doppio clic o doppio tap esercitato all’interno dell'immagine. Caldeggio, mi si condonino ripetitività e ovvietà, di fruire dei panorami alla massima ampiezza.
ROTAZIONE – Pulsante per avviare o interrompere l'autorotazione della vista del panorama lungo il suo orizzonte. In entrambe le modalità l'immagine rimane trascinabile, riposizionabile, a piacimento; si cambia inquadratura semplicemente agganciando un qualsiasi punto con il cursore (clic tenuto) e trascinandolo. Per predisposizione all’avvio è selezionata la rotazione attiva, con una pausa di 10 secondi forzata fra ogni interazione e la ripresa del movimento.
AUDIO – Pulsante che compare solo per le presentazioni approntate per la complicità dei due sensi e che attiva o sopprime la riproduzione degli effetti acustici, suddivisi fra suoni d’ambientazione e brani musicali. All’apertura della vista immersiva è prefissato il silenzio per garantire che l’espansione oltre gli schermi proceda da una deliberata scelta; attivando l’audio vengono inizialmente diffusi i soli effetti d’ambientazione al 60% del volume regolato con il sistema operativo, oltre a ciò viene palesata la successiva icona.
LOCANDINA – Pulsante che apre e richiude una piccola scheda interattiva sovrapposta all’immagine e nella quale poter selezionare l'ascolto o il silenziamento del sottofondo di ambientazione, delle eventuali tracce musicali e dove regolare il livello di volume desiderato (percentualmente a quello prefissato con il sistema operativo). La scheda si auto eclissa dopo 15 secondi di inattività se il puntatore non ricade al suo interno.
HOTSPOT – Indicatore lampeggiante che permette di accedere direttamente a una presentazione immersiva di un'altra panoramica, ripresa dal punto sul quale appare collocato nella scena.
HOTSPOT – Indicatore lampeggiante che può mostrarsi in differenti orientazioni e che offre accesso diretto alla presentazione immersiva di un'altra panoramica ripresa da un sito prossimo, ma non liberamente osservabile dal punto di vista corrente.

A partire dall'Agosto 2021 le panoramiche facenti capo a narrazioni coerenti, ovvero raggruppate nella descrizione di uno stesso paesaggio, vengono pubblicate con i punti hotspot di reciproco rimando dotati di una nuova funzionalità: un'etichetta a comparsa – sollecitata dalla sovrapposizione del puntatore – che espone un riferimento temporale (giorno/mese ora:minuto) relativo all'immagine di destinazione; ciò con lo scopo di facilitare le scelte d'itinerario fra i diversi capisaldi visuali.

Le funzionalità acustiche sono invece implementate dall’autunno 2023, e le immagini che ne sono dotate si identificano tramite il simbolo "" aggiunto agli archi che dalla galleria Panoramiche attivano le visualizzazioni immersive.
Per il migliore effetto interattivo fra vista e udito, prefigurato nella visione delle fotografie a tutto schermo con l'autorotazione delle immagini attiva mentre le sonorità riflettono spazialmente, ma in imperfetta – e creativa – sincronicità, le peculiarità di quel che contemporaneamente si sta osservando; va raccomandato l'utilizzo di un adeguato sistema d'ascolto stereofonico, si tratti di un semplice paio di cuffie, o di una coppia di diffusori posizionati ai lati dello schermo.
È giocoforza che con l'innovazione siano coinvolti alquanti più file interrelati in una struttura maggiormente complessa e che pertanto all'avvio delle visualizzazioni immersive, nonostante l'efficienza assicurata dalle tessere multi-risoluzione, si dilatino i tempi di caricamento; un piccolo consiglio allora, nel calarsi in un itinerario (una presentazione coinvolgente più di un panorama), può esser quello di richiamare in successione le varie viste correlate dagli hotspot che si riscontrino – trasferendo con ciò nella disponibilità immediata del browser i vari componenti – e solo in seguito indulgere alle sensazioni, procedendo alla completa e appassionante esplorazione del percorso sensoriale a quel punto armonizzato dalle transizioni ottimizzate.

© Scatto Lento 2023
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